Canali Minisiti ECM

Gli ormoni femminili estrogeni favoriscono le aritmie

Medicina Interna Redazione DottNet | 16/03/2023 13:35

Lo rivela uno studio sperimentale condotto all'Università di Linköping in Svezia e pubblicato sulla rivista Science Advances

Gli ormoni sessuali femminili estrogeni hanno un impatto negativo sulla regolazione del battito cardiaco e potrebbero aumentare il rischio di aritmie, secondo uno studio sperimentale condotto all'Università di Linköping in Svezia e pubblicato sulla rivista Science Advances.  Lo studio potrebbe almeno in parte spiegare perché le aritmie sono più comuni nelle donne. Nell'arco della vita, il cuore batte circa 2,5 miliardi di volte.Ogni battito è provocato da un impulso elettrico che fa contrarre il muscolo cardiaco in un movimento molto ben coordinato. Le malattie che causano un ritmo cardiaco anomalo possono, in alcuni casi, essere mortali. La sindrome del QT lungo, ad esempio, è una di queste malattie. Nei pazienti con sindrome del QT lungo il cuore impiega più tempo del normale per terminare ogni battito. Questa sindrome è spesso dovuta a un problema ereditario, di natura genetica.  "Stiamo cercando di capire quali sostanze presenti nell'organismo influenzano la funzione contrattile del cuore.

pubblicità

Se riuscissimo a capire come funziona questa regolazione, forse potremmo capire perché alcuni individui sono più a rischio di aritmie", spiega Sara Liin, che ha condotto lo studio.  Lo studio parte dal fatto che le donne non solo sono colpite da aritmie più spesso degli uomini, ma anche più gravemente.   Nel loro studio, i ricercatori hanno studiato l'impatto degli estrogeni sul ritmo cardiaco, in particolare della forma più attiva dell'ormone sessuale, l'estradiolo. Hanno visto che gli estrogeni ostacolano alcuni aspetti della funzione contrattile del cuore. Gli altri ormoni sessuali non hanno mostrato alcun effetto.  Gli esperti hanno anche dimostrato che alcuni fattori ereditari rendono la funzione contrattile del cuore più o meno sensibile agli estrogeni, suggerendo dunque che a seconda del proprio background genetico gli ormoni sono più o meno influenti sul rischio di aritmie.

Commenti

I Correlati

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

I fattori di rischio che minacciano la salute di cuore e arterie sono tanti ma gli strumenti per neutralizzarli non mancano

Ti potrebbero interessare

Le nuove prospettive sono state affrontate nel corso del Brunel Annual Health Economics and Policy Forum, che si è tenuto a Londra presso la Brunel University

Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute

Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Ultime News

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione